NZEB: Edifici a consumo energetico quasi zero

  • 3 anni fa

Allo scopo di favorire la crescita di centri urbani sempre più “green”, lo sviluppo sostenibile è diventato l’elemento chiave verso una crescita più consapevole nel rispetto di noi stessi, dell’ambiente che ci circonda, e, non da meno, dei diritti delle future generazioni che verranno.

Sempre più spesso si è sentito parlare di edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building), ovvero edifici dalle prestazioni elevate, che puntano alla sostenibilità e al risparmio energetico.

Si tratta di edifici ad elevatissima efficienza energetica realizzati secondo i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica.

Alla base di questi lavori c’è la creazione di un involucro edilizio ad elevato isolamento termico, seguito dall’installazione di impianti termici progettati in maniera tale da garantire quanto più possibile il fabbisogno per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento tramite risorse rinnovabili.

In sostanza, l’obiettivo è quello di sfruttare al meglio l’energia rinnovabile, in combinazione con risorse naturali quali il sole e il vento.

Un NZEB inoltre, si contraddistingue per legr bassissime spese di gestione, e per l’offerta di comfort elevato a costi ridotti, insomma, un ottimo investimento!

Favorire la costruzione di nuovi edifici super efficienti e la ristrutturazione di quelli esistenti, è un progetto, che negli ultimi anni, si è diffuso notevolmente anche in Italia.

Da noi il percorso è iniziato nel 2005 quando il D.Lgs 192/2005 introdusse il tema dell’efficienza energetica.

Nel corso degli anni, sono state attuate svariate modifiche, fino ad arrivare allo scorso Gennaio 2021, quando nel nostro Paese, è stato introdotto l’obbligo NZEB per tutti i nuovi edifici e per gli interventi che prevedono una demolizione e una successiva ricostruzione.

Una novità, sicuramente interessante, introdotta dal nostro Stato è quella che riguarda il Superbonus del 110%, creato da un lato, per favorire il rilancio dell’economia affossata dall’emergenza Covid-19 e, dall’altro, per migliorare l’efficienza energetica degli appartamenti.

Si tratta di una detrazione fiscale del 110% sulle spese sostenute per chi effettua dei lavori di ristrutturazione su edifici già esistenti atte a migliorarne la classe energetica.

Gli interventi interessati, sono:

  • L’isolamento termico;
  • La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
  • La riduzione del rischio sismico (il cosiddetto sismabonus 110%).

Tanti piccoli passi, tanti incentivi…e sebbene il passaggio definitivo a questo nuovo “modo” di costruire non possa essere una svolta repentina e sicuramente necessiti di tempo, è importante rendersi conto di quanto esso sia vantaggioso: diminuiamo i costi di consumo e l’impatto nocivo sull’ambiente. Abbracciamo il nostro pianeta.

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